martedì 7 agosto 2012

Iran: le uniche vittime dell'embargo sono le persone

Isfahan 1220058 nevit

Articolo da ComeDonChisciotte

DI KOUROSH ZIABAR
globalresearch.ca

Gli impatti devastanti delle sanzioni economiche sul popolo iraniano
Mentre Stati Uniti e l'Unione Europea si stanno misurando in una gara, che pare non finire mai, per imporre sanzioni all'Iran, il popolo iraniano sta sentendo su di sé tutto il peso più straziante dell’impatto di embarghi troppo pesanti.
Il 31 luglio, la Commissione degli Affari Pubblici Israelo-Americana, ha mandato una lettera a tutti i membri del Congresso degli Stati Uniti, richiedendo un'azione concertata per approvare l'”Atto di Riduzione della Minaccia Iraniana e dei Diritti Umani in Siria” che impone una nuova serie di sanzioni sui settori dei trasporti e dell'energia iraniani.
Il 1 agosto i media hanno riportato che il Congresso ha ratificato l’ Atto e si attende solo la firma del Presidente.
L'Iran è già alla sesta sanzione approvata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Le sanzioni sono intenzionalmente mirate ad impedire che Teheran acquisisca armi nucleari.
Le sanzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu istituiscono un congelamento dei suoi patrimoni internazionali, la chiusura di filiali di banche iraniane all'estero, per impedire l'esportazione di strutture militari e nucleari verso l'Iran, un divieto sugli investimenti nei settori del petrolio, del gas e del settore petrolchimico d'Iran, rapporti d'affari con il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, transazioni bancarie e assicurative e restrizioni nei viaggi per alti ufficiali del governo e dell'esercito.
Gli Stati Uniti, Israele e i Paesi dell'Unione Europea, da lungo tempo,  hanno accusato l'Iran di cercare di costruire bombe nucleari, un'accusa che l'Iran ha persistentemente e categoricamente respinto. L'Iran afferma di aver bisogno di energia nucleare a scopo civile per far fronte alla crescente domanda energetica,  specialmente perché l'Iran è un Paese dipendente dai carburanti fossili per la domanda energetica interna e dai ricavi petroliferi per sostenere la sua economia. Gli Stati Uniti e i suoi alleati, in risposta, hanno penalizzato l'Iran con atroci sanzioni economiche per ostacolare l'Iran in qualsiasi possibilità  di conseguire potenziali armi nucleari.
Il 23 gennaio 2012 i Ministri degli Esteri dell'Unione Europea si sono accordati per imporre un embargo petrolifero multilaterale contro l'Iran. L'embargo petrolifero che vieta ai Paesi europei di acquistare greggio dall'Iran è entrato in vigore il 1 luglio.
Quello che dichiarano in pubblico i funzionari occidentali è che le sanzioni servono per punire il governo iraniano e dissuaderlo dall'attivarsi per sviluppare armamenti nucleari. Quello che succede in realtà, invece, è che le sanzioni “intelligenti” sono rovinate direttamente sul popolo iraniano come una tonnellata di mattoni, trasformando la loro vita una iniqua odissea ed in una lotta per la sopravvivenza in una economia in crisi.



Le sanzioni hanno devastato  la vita quotidiana del popolo iraniano facendo arrivare il prezzo di qualsiasi prodotto a livelli vertiginosi, tanto che gli studenti all'estero non possono più ricevere nessun aiuto dai loro genitori in Iran, che non riescono a fare nessuna transazione finanziaria privata internazionale e rendendo estremamente difficile per gli Iraniani ottenere un visto per l’estero. Le sanzioni “intelligenti” includono persino un divieto di importare medicine e generi alimentari da altre Nazioni verso l'Iran.
Nelle scorse settimane, ho tentato di convincere  alcuni dei miei editori di testate politiche americane che certi medicinali essenziali e certi prodotti agricoli non potevano essere inviati  in Iran a causa delle sanzioni. Mi davano torto e dicevano che certe transazioni dovevano avvenire senza provocare danni. Ma ora, credo che abbiano prove sufficienti  e credibili, a conferma che queste dure sanzioni stanno distruggendo la vita quotidiana di poveri, inermi Iraniani che stanno pagando il prezzo dell' ostilità dell'Occidente e di Israele per il loro governo.
Il 6 maggio, Radio Free Europe / Radio Liberty ha riportato la notizia del quotidiano riformista iraniano Shargh secondo cui l'esportazione di una gran quantità di farmaci vitali verso l'Iran è stata  proibita come previsto dalle sanzioni. Questi medicinali, che l'Iran non è in grado di produrre, includono farmaci per il trattamento del cancro, per problemi cardiaci e respiratori, talassemia e sclerosi multipla.
Anche Hamid Reza Emadi, commentatore politico in Iran, conferma che l'ultimo giro di vite imposto all'Iran solo pochi giorni fa colpisce direttamente la vita dell’ iraniano medio che non ha nulla a che fare con il programma nucleare dello Stato.  Emadi ha dichiarato in un'intervista a Press TV : “Quest'ultima mossa del Congresso USA mostra fino a che punto si è spinta la frustrazione di Washington che ora si appresta ad intensificare la pressione sui civili iraniani impedendo al Paese di importare prodotti agricoli... .... L'Iran è un importatore di cereali e gli Stati Uniti lo sanno: mettendo ostacoli sulle esportazioni cerealicole verso l’ Iran, gli Stati Uniti stanno chiaramente commettendo un crimine contro l'umanità perché queste misure toccano solamente i cittadini iraniani comuni che non c'entrano nulla con il programma nucleare del Paese”.
Ha aggiunto inoltre: “Non dimentichiamoci che non si tratta solo di prodotti agricoli; gli USA stanno applicando massima pressione sulle banche internazionali che fanno affari con l'Iran, cosicché  le compagnie mediche iraniane non posso importare nemmeno alcuni farmaci vitali”
Il Consiglio d'Amministrazione della Società Iraniana di Emofilia ha informato la Federazione Mondiale di Emofilia che  vite di decine di migliaia di bambini sono messe in pericolo dalla mancanza di medicinali idonei, in conseguenza delle sanzioni economiche internazionali imposte alla Repubblica Islamica.
Il Dott. Ron Paul, membro texano del Congresso, ha definito le recenti sanzioni “un atto di guerra”, dicendo che l’Atto avrebbe dovuto essere chiamato  “Atto sull'ossessione contro l'Iran 2012”.

Kourush Ziabari è un frequente collaboratore a Global Research.

Fonte: http://www.globalresearch.ca

Link: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=32180 3.08.2012


Fonte: ComeDonChisciotte


Autore: Kourush Ziabari tradotto per www.ComeDonChisciotte.org da DAVIDE BODHIDARMA


Licenza: Copyleft


Articolo tratto interamente da ComeDonChisciotte

Photo credit  Nevit Dilmen (Opera propria) [GFDL, CC-BY-SA-3.0 o CC-BY-SA-2.5-2.0-1.0], attraverso Wikimedia Commons

4 commenti:

  1. La popolazione è sempre e solo l'unica che ne subisce le conseguenze. In merito ai medicinali e all'istruzione qui dove sono io ne vedono delle "belle". Proprio ieri comprando 2 pomate e un sapone dermatologico ho speso 1000 cordoba (circa 40 euro), quasi la metà dello stipendio di un nicaraguense. Il mio pensiero si è inevitabilemente rivolto alla gente. Qui la gente (e in tantissimi altri luoghi al mondo) non si può curare neppure un raffreddore o una dermatite figuriamoci il cancro.
    Sento ancora chi dice che se sono ridotti così è solo per colpa loro. Rabbrividisco a questo. Perdona se parlo del Nicaragua anche in questo contesto mentre tu scrivi dell'Iran, ma in troppi contesti ci sono paesi che vivono la stessa realtà, distanti tra loro ma disperatamente simili e, alla fine poi, dimenticati da tutti,
    Un caro saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido in pieno con il tuo pensiero.
      Purtroppo ci sono molte realtà in varie parti del mondo, ma sono spesso ignorati dai mass media tradizionali.

      Elimina
  2. Come sempre sono le persone deboli a pagare le conseguenze di scelte politiche scellerate. Speriamo bene.

    RispondiElimina
  3. Di sicuro alle potenze occidentali non interessa la concussione, pur praticata in Iran, dei diritti civili.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.