giovedì 12 gennaio 2012

Siete consapevoli di essere condizionati?

out of time ~ the realm of meditation ~




"Ma come possiamo essere liberi di guardare e studiare quando le nostre menti dalla nascita alla morte sono regolate da una cultura particolare nel limitato modello del nostri io? Per secoli siamo stati condizionate da nazionalità, casta, ceto, tradizione, religione, lingua, educazione, letteratura, arte, costumi, consuetudini, propaganda di ogni tipo, pressioni economiche, dal cibo che mangiamo, dal clima in cui viviamo, dalla nostra famiglia, i nostri amici, le nostre esperienze, ogni forma di influenza che vi viene in mente, e di conseguenza le nostre reazioni a ogni problema sono condizionate. Siete consapevoli di essere condizionati?"
Jiddu Krishnamurti
Tratto da Libertà dal conosciuto di J. Krishnamurti


Photo credit  AlicePopkorn caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons




17 commenti:

  1. l'istituzione scolastica è la prima a farlo...si inizia dall'asilo...

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  2. Krishnamurti ha detto una sacrosanta verità,ma tutti noi possiamo uscire da questa cella che ci tiene invischiati con la coscienza e l'intelletto.Per esempio cercando di andare contro il sistema di potere,ma non con la violenza,ma con le armi dell'inelligenza.Se vieni a trovarmi nel blog,vorrei che sensibilizzassi i tuoi lettori su l'argomento che ho trattato.Buona giornata Cavaliere

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  3. Hai segnalato un ottimo libro: ne consiglio anch'io la lettura.

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  4. Il condizionamento è sicuramente elevato, eppure lo stesso condizionamento su un uomo può avere un effetto e su un altro uomo un altro effetto. Esiste un portato biologico di ogni singolo uomo ed esiste anche la scelta che può operare ogni singolo uomo. Certo la scelta può essere in qualche modo condizionata ma se c'è un margine per potersi concretizzare esiste un margine di libertà. Va cercata questa marginale libertà.

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  5. Pienamente consapevole: mi secco quando mi accorgo che altri fanno disinvoltamente gli gnorri. Ma è un problema irrisolvibile perchè ogni ideologia o situazione porta con se una quota di condizionamento.

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  6. Pi?u che ci ripenso e più mi convinco che tu abbia veramente ragione caro Cavaliere.
    Tomaso

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  7. su alcune ne sono consapevole si, su altre no però in fondo si sa :)

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  8. Ciao, credo di essere condizionata spesso ne sono consapevole. Mentre il non esserlo sempre mi preoccupa.

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  9. Meno male che non ho mai il tempo di guardare la TV e farmi condizionare...la sera aggiorno il blog...un abbraccio SILVIA

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  10. Certo che siamo condizionati. Anche qui su blogger, che ci sentiamo tanto liberi, che andiamo a commentare tutti aderendo idealmente alle contestaZIONI O RIFLESSIONI altrui, anche qui siamo condizionati sopratutto dalle religioni. Nel mio blog ho postato ieri un articolo sulla sessualità femminile, come avessi postato la peste!!!! Non è passato nessuno e nessuno ha commentato. Caro cavaliere oscuro ho detto che la sessualità femminile è al medio evo,e nessuno si è degnato di leggere. Non capisco e non lo capirò mai come si possa fare a stare lontano dai problemi solo per credere che non easistano. Scusa lo sfogo Cavaliere, buona notte.

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  11. L'uomo moderno, colto e sensibile, almeno in parte dovrebbe saperlo.

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  12. ecco..io si...
    però spesso mi vengono in mente le parole di mio padre:
    "pensa sempre con la tua testa!"
    Ciao, Cavaliere, serena giornata ^_^

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  13. l'importante è saperlo e aprire la mente per esserlo di meeno

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  14. Si, ne sono consapevole e la cosa non mi stupisce perché avviene da tempo immemore, non solo in Italia. Penso che lo stesso uomo delle caverne fosse fortemente condizionato dal clima, dall'ambiente, dalle relazioni, dai suoi bisogni, da ciò che trovava o non trovava, da ciò che riteneva necessario per sopravvivere o per gioire... E tutto questo molti secoli prima dei discorsi sul consumismo, sulla pubblicità e tutto il resto.

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  15. Non riesco a trovare risposta leggo questo autore
    se così ha scritto con quali finalita?
    Certo si occupa di spiritualità-
    non sarebbe possibile leggerlo altrimenti-
    Egill

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  16. SI!!
    Nasciamo in una famiglia, in un quartiere, in un Paese e ne viviamo la cultura, le tradizioni, l'arte, riceviamo un'educazione, incontriamo persone, ecc. ...ma non tutto ci condiziona o ci plasma c'è sempre spazio e speranza per non appiattirsi sul pensiero unico..
    anche con molti elementi in comune ad altri, ognuno è un essere unico ed irripetibile, condizionato dal mondo esterno ma con una propria sensibilità e la propria capacità di scegliere... se adeguarsi o meno!

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