sabato 12 novembre 2011

In Italia non c'è più opinione pubblica

Ecce Nanni

In Italia non c'è più opinione pubblica. Non parlo dell'opposizione, ma di qualcosa o qualcuno trasversale ai partiti, che comunque si riconosca in comuni valori democratici. E che, come succede in altri paesi, dovrebbe "punire" – mettiamoci le virgolette, per carità – un capo del governo che non ha senso dello Stato, che non va alle celebrazioni del 25 aprile, che aggredisce la magistratura, che ha come braccio destro un condannato per corruzione e come braccio sinistro un condannato per concorso in associazione mafiosa. E invece passano concetti come "agli italiani non interessa il conflitto di interessi, visto che hanno fatto vincere Berlusconi". Sì, ma interessa alla democrazia... La maggioranza delle persone, e non solo a destra, ormai considera normale che un uomo abbia il monopolio della tv, faccia politica e sia anche capo del governo. La sua vittoria è questa: ormai la bassa qualità della democrazia italiana è considerata un fatto normale, marginale.

Nanni Moretti
Tratto da intervista a La Repubblica  - 21 novembre 2008

Photo credit delaque79 caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

6 commenti:

  1. l'ultimo vent'ennio è stato una sorta di veleno lento ed inesorabile.. ha addormentato le coscienze della gente ..ci ha resi tutti più cinici, raseegnati ...inermi....

    è successo un po quello di cui parla De Andrè in "la domenica delle salme"

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  2. Facciamoci coraggio caro Cavaliere è finita...
    Speriamo che qualcosa cambi! e speriamo molto in fretta per non toccare il fondo.
    Tomaso

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  3. comuni valori democratici in italiA?... suvvia Nanni, e poi il sognatore sarei io... l'italiano medio è un pecorone che invoca "l'uomo forte", un pirla che vorrebbe una (per lui) rassicurante dittatura...

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  4. Una delle leggi più urgenti dopo la riforma elettorale è quella del conflitto d'interessi anche se non c'è più Berlusconi al governo, e vigilanza assidua antitrust... ci tocca a noi vigilare purtroppo, perché il nostro interesse è quello che non possano fare troppi inciucci, in modo che ci sia un po' di lavoro e un po' più di giustizia sociale e legale...E' GIA' SONO PASSATI TRE ANNI dall'intervista! E siamo in condizioni pessime, ma con la voglia di vedere dei cambiamenti positivi di ripresa anche se dovremo continuare nei dacrifici ancora qualche anno. Soprattutto deve cambiare la ripartizione dei sacrifici!
    Ciao Cavaliere :)

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  5. sono d'accordissimo con te...le persone sono assuefatte,è tutto normale,che stiamo male è diventato "normale " e irrimediabile

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  6. Ma in tre anni l'orientamentio dell'opinione pubblica é cambiato in meglio, o no, visti ultime amministrative e referendum, per lo meno?

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