giovedì 29 settembre 2011

Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata #noleggebavaglio




Accolgo l'invito del sito Valigiablu.it e faccio girare anche nel mio blog questo post. La libertà è in serio pericolo e con la scusa della privacy (solo dei soliti noti) vogliono censurare il sacrosanto diritto d'espressione. Voglio specificare ai nostri signori politici, che questo blog come molti altri sono amatoriali, inoltre non riceve contributi economici e non vuole essere un organo di stampa. Quello che ognuno di noi fa sul web è una libera informazione, quella che a voi non piace. Inoltre quello di tappare la bocca è un crimine contro i diritti umani e degni del peggiore dei regimi.
Articolo da Valigiablu.it

L'idea è nata su twitter, parlando con Claudia Vago (@Tigella) e Salvatore Mammone (@mammonss): invitare i blogger, chi frequenta e "abita" la rete a condividere, postare (anche su facebook e su twitter), diffondere lo stesso post come segnale di protesta contro il comma 29, cosiddetto ammazza-blog.
Il post che abbiamo scelto è di Bruno Saetta e spiega bene cosa non va in questa norma. Qui raccogliamo tutte le adesioni, inserite l'url del vostro post.
Perché abbiamo scelto proprio questo post? Perché vogliamo sottolineare che la nostra non è 'indignazione automatica', come per esempio Massimo Mantellini ha sottolineato, ma una protesta informata. Sulla questione della scelta di definire quella norma 'ammazzablog' consigliamo la lettura di questo articolo sempre di Bruno Saetta.

ECCO IL TESTO DA DIFFONDERE:

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.

Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.

Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.

Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.

Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.

Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.

Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.

Qui l'articolo completo

@valigia blu - riproduzione consigliata


Fonte: Valigiablu.it

Autore: Valigiablu.it

Licenza: Copyleft (@valigia blu - riproduzione consigliata)

Articolo tratto interamente da Valigiablu.it

16 commenti:

  1. Sulle rettifiche il problema non sussiste la smettano con queste minacce, ti passo il post di soluzione che ho inserito sul mio blog.
    saluti
    http://www.lacrisi2009.com/2011/09/rettifiche-in-questo-blog-gia-fatto.html

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  2. ciao, ho aderito anch'io, ma ti confesso che sono sempre più disillusa (forse contano su questo, lo so, ma dovevo essere onesta e dirtelo), comunque spero ugualmente che serva a qualcosa ...

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  3. Devo essere chiaro credo che non serva molto tutto questo! spero solo che non passi questa legge bavaglio... è semplicemente il mio parere.
    Tomaso

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  4. Voglio ricordare che l'Italia è al 72° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa.

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  5. e a quanto pare non basta essere al 72 esimo posto.. che pizza ragazzi! dopo condivido su fb

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  6. ...triste classifica Cavaliere...passo a condividere su fb...maggior visibilità...un raggio di Sole giunga a Te in Luce ed armonia..a presto..
    dandelìon

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  7. Condividerò il prima possibile!
    A presto...Sibilla

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  8. I record sono fatti per essere battuti e questo governo si sta impegnando al massimo ... arriveremo dopo il 100 posto

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