venerdì 30 settembre 2011

Ci imbavagliano e noi...



Ieri si è tenuto al Pantheon il presidio promosso dal "Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cultura e allo spettacolo" contro la legge bavaglio. Tra le discussioni spunta l'ipotesi Corte Europea, per dimostrare quando sia vergognosa questa legge, che ci rende tra gli stati meno liberi del mondo. Una cosa che noto ultimamente e il poco interesse dei cittadini; vorrei capire che fine ha fatto il popolo dei referendum, della manifestazione contro il bavaglio dell'anno scorso oppure quella indetta dal Popolo viola. In tanti paesi del mondo si organizzano manifestazioni con milioni di persone e in Italia quattro gatti a protestare. Possibile che esista tutta questa rassegnazione in giro e nessuno ha voglia di lottare per dare un futuro migliore ai nostri figli? L'Italia non può cambiare se tutti non ci uniamo per migliorarla e se non ci muoviamo, pagheremo le conseguenze della nostra indifferenza. Vi ricordo che la legge colpirà tutti i blog compresi quelli personali; basta veramente poco per chiedere una rettifica e ci sarà una vera paralisi.


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Citazione del giorno

"Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo"
Voltaire

Up & down della settimana


Ecco chi sale e chi scende della settimana:


CALA IL SIPARIO SULLA CORRIDA. L'ENPA: «NON NE SENTIREMO LA
Tratto da Ente Nazionale Protezione Animali

Finalmente una bella notizia.


Legge bavaglio, la protesta e la piazza Tratto da Il Salvagente

Se passa questa legge, possiamo considerarci in pieno regime.




giovedì 29 settembre 2011

Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata #noleggebavaglio




Accolgo l'invito del sito Valigiablu.it e faccio girare anche nel mio blog questo post. La libertà è in serio pericolo e con la scusa della privacy (solo dei soliti noti) vogliono censurare il sacrosanto diritto d'espressione. Voglio specificare ai nostri signori politici, che questo blog come molti altri sono amatoriali, inoltre non riceve contributi economici e non vuole essere un organo di stampa. Quello che ognuno di noi fa sul web è una libera informazione, quella che a voi non piace. Inoltre quello di tappare la bocca è un crimine contro i diritti umani e degni del peggiore dei regimi.
Articolo da Valigiablu.it

L'idea è nata su twitter, parlando con Claudia Vago (@Tigella) e Salvatore Mammone (@mammonss): invitare i blogger, chi frequenta e "abita" la rete a condividere, postare (anche su facebook e su twitter), diffondere lo stesso post come segnale di protesta contro il comma 29, cosiddetto ammazza-blog.
Il post che abbiamo scelto è di Bruno Saetta e spiega bene cosa non va in questa norma. Qui raccogliamo tutte le adesioni, inserite l'url del vostro post.
Perché abbiamo scelto proprio questo post? Perché vogliamo sottolineare che la nostra non è 'indignazione automatica', come per esempio Massimo Mantellini ha sottolineato, ma una protesta informata. Sulla questione della scelta di definire quella norma 'ammazzablog' consigliamo la lettura di questo articolo sempre di Bruno Saetta.

ECCO IL TESTO DA DIFFONDERE:

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.

Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.

Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.

Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.

Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.

Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.

Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.

Qui l'articolo completo

@valigia blu - riproduzione consigliata


Fonte: Valigiablu.it

Autore: Valigiablu.it

Licenza: Copyleft (@valigia blu - riproduzione consigliata)

Articolo tratto interamente da Valigiablu.it

mercoledì 28 settembre 2011

In piazza contro il bavaglio



Articolo da Il FattoQuotidiano.it

Il governo prova a imbavagliare i media e la Rete con il disegno di legge sulle intercettazioni, e il contrattacco per il web e la società civile si gioca di nuovo in piazza. Domani infatti, mentre in aula riprenderà la discussione sulla “legge bavaglio”, cittadini e associazioni si ritroveranno dalle 15 alle 18 in piazza del Pantheon a Roma per difendere la libertà di informazione. La manifestazione, indetta dal Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo ha finora raccolto le adesioni, fra gli altri, della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), Cgil, Articolo 21 e Libertà e Giustizia.
“In un paese normale – spiega Franco Siddi, segretario della Fnsi sul sito – discutere di questo progetto non sarebbe affatto urgente. Ma da noi c’è un premier che cerca di cancellare i suoi guai, pubblici e privati, accusando i giornali”. Il ddl intercettazioni infatti è l’ennesima legge ad personam per Silvio Berlusconi che vuole limitare le intercettazioni per i magistrati, vietare la pubblicazione degli atti di indagine per i giornalisti anche se non sono più coperti dal segreto istruttorio. E per quanto riguarda la censura alla rete, ripropone la famigerata norma “ammazza blog”, contenuta nel comma 29 dell’articolo 1, che obbliga alla rettifica tutti i siti informatici a 48 ore dalla segnalazione, pena una multa di 12.500 euro. Se il provvedimento, come probabilmente accadrà, sarà soggetto al voto di fiducia e dunque a un’approvazione lampo non sarebbero nemmeno contemplati gli emendamenti al comma.

Continua la lettura su IlFattoQuotidiano.it


Autore: Eleonora Bianchini
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Articolo tratto interamente da IlFattoQuotidiano.it

A Napoli l’acqua ritorna pubblica




Articolo da CimAP

Il 23 settembre la Giunta del Comune di Napoli ha deliberato per la trasformazione dell’Arin da Società per azioni in Azienda di diritto pubblico. Nasce quindi “Acqua Bene Comune Napoli”, il primo, importante passo verso la ripubblicizzazione del servizio idrico nella città partenopea.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua, insieme al Coordinamento imperiese per l’Acqua pubblica, esprime soddisfazione e si augura che l’esempio napoletano venga al più presto seguito da tutte quelle amministrazioni che ad oggi non stanno dando seguito alla volontà degli italiani chiaramente espressa il 12 e 13 giugno scorso: no alle società di capitali, sì alla gestione pubblica del servizio idrico.
I prossimi passi sono la discussione in Consiglio Comunale ed il coinvolgimento della cittadinanza e dei lavoratori del servizio idrico, attraverso meccanismi di democrazia partecipativa che incidano nel percorso di approvazione ed eventuali modifiche della delibera, sempre nella direzione indicata dagli esiti referendari.
Se tutto ciò accadrà, e ci auguriamo avvenga quanto prima, Napoli sarà la prima delle tante città per l’acqua bene comune, traguardo per il quale sin dal 2004 il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua si è battuto.

Fonte: CimAP

Autore: CimAP
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Articolo tratto interamente da CimAP

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martedì 27 settembre 2011

La disobbedienza civile di Thoreau


«La massa degli uomini serve lo stato in questo modo, non come uomini soprattutto, bensì come macchine, con i propri corpi [...] Uomini del genere non incutono maggior rispetto che se fossero di paglia o di sterco [...] Le leggi ingiuste esistono: dobbiamo essere contenti di obbedirle, o dobbiamo tentare di emendarle, e di obbedirle fino a quando non avremo avuto successo, oppure dobbiamo trasgredirle da subito? [...] Se mille uomini non pagassero quest'anno le tasse, ciò non sarebbe una misura tanto violenta e sanguinaria quanto lo sarebbe pagarle, e permettere allo Stato di commettere violenza e di versare del sangue innocente. Questa è, di fatto, la definizione di una rivoluzione pacifica, se una simile rivoluzione è possibile. Se l'esattore delle tasse, od ogni altro pubblico ufficiale, mi chiede, come uno ha fatto, "Ma cosa devo fare?" la mia risposta è: "Se vuoi davvero fare qualcosa, rassegna le dimissioni". Quando il suddito si è rifiutato di obbedire, e l'ufficiale ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico, allora la rivoluzione è compiuta [...] Capii che lo Stato era uno stupido, che era timido come una donna nubile tra i suoi cucchiai d'argento, e che non sapeva distinguere i suoi amici dai suoi nemici, e persi tutto il rispetto che m'era rimasto nei suoi confronti, e lo compatii. Lo Stato dunque non si confronta mai intenzionalmente con il sentimento d'un uomo, intellettuale o morale, ma solo con il suo corpo, con i suoi sensi. Esso non è dotato d'intelligenza od onestà superiori, ma di superiore forza fisica. Non sono nato per essere costretto. Respirerò liberamente. Vediamo chi è il più forte. Che forza ha una moltitudine? Possono costringermi soltanto ad obbedire ad una legge che sia più alta della mia. Essi mi costringono a diventare come loro...»

Tratto da:  "Disobbedienza Civile" di Henry David Thoreau

Proverbio del giorno

Quando c'è la volontà c'è tutto.

Solo per oggi gratis su Giveaway of the Day - Ashampoo Burning Studio Elements 10


Oggi il sito Giveaway of the Day offre per ventiquattro ore,  un top software per masterizzare  . Vi ricordo sempre di leggere le condizioni e l'uso nel sito, inoltre nel readme scaricato, trovate le spiegazioni per l’attivazione.

Note sul software dal sito Giveaway of the Day:

  • Masterizza dati su CD, DVD e Blu-ray Disc.
  • Aggiorna i dischi masterizzati in precedenza.
  • Effettua il backup dei dati importanti su uno o più CD, DVD o Blu-ray Disc.
  • Rippa i brani musicali da diversi formati di CD.
  • Masterizza musica sotto forma di CD audio o collezioni mp3/wma.
  • Masterizza Blu-ray Disc con video in HD e Full HD da file già esistenti.
  • Copia CD, DVD e Blu-ray Disc.
  • Crea e masterizza immagini di dischi.
  • Cancella dischi riscrivibili.
  • Crea copie modificate di dischi già esistenti.
  • Disegna e stampa copertine, etichette e libretti
Sito web: Giveaway of the Day

Pagina download qui

lunedì 26 settembre 2011

Grave pericolo: vogliono censurare la rete e la libertà!


Vi prego di unirci e condividere il passaparola. In questa settimana entra in Parlamento il DDL sulle intercettazioni; un grave pericolo per la libertà del nostro Paese. In questo decreto esiste ancora la "norma ammazza-blog", con il cosiddetto obbligo di rettifica e con multe fino a 12mila euro.

Ecco alcuni link per capire la grave situazione:

Censurare Internet per salvare il premier Tratto da Il Fatto Quotidiano

Censura sul Web: ritorna la norma “ammazza blog” Tratto da Geekissimo Blog

Legge sulle intercettazioni, il Governo propone la norma “ammazza ... Tratto da NanoPress

Ancora una volta questo Governo si dimostra ostile alla libertà di parola, mentre ogni giorno sforna leggi ad hoc per salvare qualcuno nell'essere giudicato dalla legge. Mentre l'Italia precipita economicamente, questi vogliono negarci ogni sacrosanto diritto e contro ogni principio della nostra Costituzione. Basta con l'indifferenza di molti e l'ora di lottare;  perché domani potrebbe essere già tardi.

Invito esplicitamente tutti gli amici a far girare questa notizia oppure vi renderete complici di questa palese violazione dei nostri diritti.



sabato 24 settembre 2011

Autunno nello Yosemite National Park


Autumn in Yosemite National Park from Henry Jun Wah Lee on Vimeo.

Pubblico volentieri uno splendido video con tecnica time-lapse. Stavolta le immagini sono realizzate nello Yosemite National Park (California) e con grandi risultati. Vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e in HD.

Photo e video credit Henry Jun Wah Lee  caricato su Vimeo Licenza: Creative Commons

Il bacio di Francesco Hayez


Il bacio è un olio su tela di 112 × 88 cm, realizzato nel 1859 dal pittore italiano Francesco Hayez su commissione del Conte Alfonso Maria Visconti, che alla propria morte lo regalò alla Pinacoteca dell'Accademia di Brera, dove è tuttora conservato ed esposto. Oltre a questo dipinto, l'artista realizzò tre repliche con lo stesso soggetto, delle quali due versioni sono in collezioni private ed un'altra, in cui il vestito della donna è bianco, fu realizzata nel 1861 per la famiglia Mylius ed è stata venduta all'asta il 12 novembre 2008 da Sotheby's a Londra. In questo quadro l'autore riunisce le principali caratteristiche del romanticismo storico italiano, ovvero un'assoluta attenzione verso i concetti di naturalezza e sentimento puro (l'amore individuale verso gli ideali risorgimentali). Ciò che colpisce immediatamente l'osservatore è l'enorme sensualità che scaturisce dall'abbraccio dei due amanti. Per la prima volta viene espresso in un quadro un bacio passionale e carico di emotività. Questo legame è tanto forte che riesce ad annullare ogni contrasto, come quello del freddo celeste della veste della donna e del colore caldo dell'abito dell'uomo (il quale ha le gambe posizionate in modo tale da assecondare la sensuale inclinazione del corpo femminile). L'uomo, mentre bacia la sua amata, appoggia la gamba sul gradino: Hayez comunica, con questo particolare, l'impressione che egli se ne stia andando, e dà più enfasi al bacio.

Ogni teoria è speculativa


Eppure ogni teoria è speculativa. Quando i concetti fondamentali di una teoria sono relativamente «vicini all'esperienza» (come per esempio i concetti di forza, pressione, massa), il suo carattere speculativo non è facilmente individuabile. Se, però, una teoria è tale da richiedere l'applicazione di procedimenti logici complessi per raggiungere conclusioni, a partire dalle premesse, che possano essere confrontate con l'osservazione, chiunque acquisisce la consapevolezza della natura speculativa della teoria. In tal caso sorge un sentimento quasi irresistibile di avversione in coloro che non hanno esperienza nell'analisi epistemologica e che non sono consapevoli della natura precaria del pensiero teorico in quei campi che sono loro familiari. D'altro canto, si deve ammettere che una teoria ha un vantaggio considerevole se i suoi concetti base e le sue ipotesi fondamentali sono «vicini all'esperienza» ed è certamente giustificata una maggior fiducia in una teoria di questo tipo. Si corre meno il pericolo di andare completamente fuori strada, soprattutto perché ci vuole molto meno tempo e sforzo per invalidare tali teorie con l'esperienza. Eppure, via via che la profondità della nostra conoscenza aumenta, dobbiamo rinunciare a questo vantaggio nella nostra ricerca di semplicità logica e di uniformità nei fondamenti della teoria fisica. Si deve ammettere che la relatività è andata oltre le teorie fisiche precedenti nel rinunciare alla «vicinanza all'esperienza» dei concetti fondamentali allo scopo di raggiungere la semplicità logica.

Albert Einstein

Tratto da: Wikiquote (dall'articolo scritto per «Scientific American» nel 1950, tradotto in Italia nel 1979 da «Le Scienze», n.° 129)

Neutrino più veloce della luce

OPERA Detector
Articolo da In dies

Un team internazionale di scienziati ha annunciato giovedì di aver trovato che alcune particelle subatomiche, i neutrini, si muovono più velocemente della luce. Questa scoperta invaliderebbe, se venisse confermata, una delle leggi dell'universo scoperta da Einstein.
L'italiano Antonio Ereditato, portavoce del team di ricercatori ha detto che l'analisi dei dati, raccolti negli ultimi tre anni, hanno mostrato che i neutrini dei laboratori del CERN di Ginevra, sparati in un ricevitore del Gran Sasso, in Italia, sono arrivati con una velocità che è stata di 60 nanosecondi più veloce di quella della luce.
Se questa scoperta sarà confermata, invaliderà uno dei pilastri della relatività di Einstein, secondo cui la velocità della luce è una costante "cosmica"... e che nulla nell'universo, può muoversi più rapidamente.

"È una piccola differenza", ha detto Ereditato, che lavora anche all'Università di Berna, "ma è incredibilmente importante."

L'esistenza del neutrino è stata confermata per la prima volta nel 1934, ma questa particella elementare continua a incuriosire la comunità scientifica.
Il neutrino può passare attraverso la materia senza essere scoperto e questo anche su lunghe distanze. Milioni di neutrini attraversano ogni giorno il corpo umano.
Il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso è il più grande al mondo per la ricerca cosmica e fisica delle particelle. Vi lavorano circa 750 scienziati provenienti da 22 paesi.

Fonte: In dies

Autore: In dies

Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.


Articolo tratto interamente da In dies

Photo credit  Opera-experiment (OPERA Experiment) [GFDL o CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons

Citazione del giorno

"Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza. "

Karl Marx

venerdì 23 settembre 2011

Up & down della settimana


Ecco chi sale e chi scende della settimana:


Fotovoltaico: Italia prima al mondo per nuova capacità installata 
Tratto da Zeroemission.tv

 Secondo le stime di Epia l'Italia, quest'anno sarà il primo Paese al mondo per nuova capacità installata nel fotovoltaico.



Milanese salvo per un pugno di voti  Tratto da La Repubblica

Ancora una volta la legge non è uguale per tutti.

L'inquinamento spaziale

Debris-LEO1280
Il satellite in caduta sulla Terra, ha messo nuovamente in risalto il tema dell'inquinamento spaziale causato dall'essere più sporcaccione dell'universo: l'uomo. In questi anni molti progetti per pulire la nostra spazzatura orbitante sono rimasti sulla carta e nei prossimi anni, più che i meteoriti dovremo temere questi oggetti vaganti. Vi lascio una descrizione tratta da Wikipedia:

Con detriti spaziali, detriti orbitali, spazzatura spaziale o rottame spaziale si indica tutto ciò che orbita attorno alla Terra creato dall'uomo e non più utile. Ricadono in questa definizione gli stadi dei razzi, frammenti di satelliti, scaglie di vernici, polveri, materiale espulso dai motori dei razzi, liquido refrigerante rilasciato dal satellite nucleare RORSAT ed altre piccole particelle. Nuvole di particelle molto piccole possono causare danni da erosione, come una "sabbiatura". I detriti spaziali sono aumentati vertiginosamente negli ultimi anni, diventando un problema crescente per l'alta possibilità di collisioni con satelliti attivi che a loro volta produrrebbero altri detriti seguendo lo scenario della cosiddetta Sindrome di Kessler. Lo scontro con anche piccoli detriti, infatti, può essere distruttiva a causa dell'alta velocità orbitale. Alcuni veicoli spaziali, come ad esempio la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), sono state equipaggiate con particolari protezioni per mitigare questo tipo di eventi. Rimangono invece pericolosamente esposte le attività extra-veicolari. La IADC (Inter Agency Space Debris Committee) è una organizzazione ONU che si occupa del problema dei detriti spaziali.

Continua la lettura su Wikipedia, l'enciclopedia libera

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit  Nasa, via Wikimedia Commons

giovedì 22 settembre 2011

Satellite Uars in caduta, possibilità di frammenti sull’Italia settentrionale


In queste ore balza all'onore della cronaca una notizia che mette in ansia molte persone. Alcuni pezzi del satellite della Nasa potrebbero cadere sull’Italia tra le 19.15 di domani e le 5.00 di sabato. Le maggiori regioni a rischio sono: Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia Romagna e Toscana, che sono sorvolati abitualmente dal satellite. Per adesso sono simulazioni al computer, che dovranno essere confermate nelle prossime ore, quando la traiettoria diventerà ben definita. Allertata la Protezione civile che monitorerà l’evolversi della situazione ogni ora, poiché le traiettorie possono subire delle modifiche.
Tra l'altro consigliano anche di evitare i luoghi aperti e i piani alti degli edifici; inoltre porsi sotto gli architravi o nelle zone ad angolo delle proprie case e non al centro dei solai.
Aspettiamo le prossime ore per avere maggiori dettagli e speriamo di non essere colpiti da qualche frammento (abito nella zona a rischio). Buona fortuna!

Video credit Peter85 caricato su YouReporter.it

Autunno di Guillaume Apollinaire


Autunno

Passano nella nebbia
un contadino e il suo bue,
lentamente nella nebbia d'autunno
che nasconde i poveri tuguri.

E mentre si allontana ,
il contadino canta una canzone triste.
Oh, l'autunno, l'autunno
ha sepolto l'estate!

Passano nella nebbia due figure grigie.

Guillaume Apollinaire

Incipit del giorno

Andavano e sempre camminando cantavano eterna memoria, e a ogni pausa era come se lo scalpiccio, i cavalli, le folate di vento seguitassero quel canto. I passanti facevano largo al corteo, contavano le corone, si segnavano. I curiosi, mescolandosi alla fila, chiedevano: "Chi è il morto?" La risposta era: "Živago." "Ah! allora si capisce." "Ma non lui. La moglie." "È lo stesso. Dio l'abbia in gloria. Gran bel funerale."

Tratto da: Il dottor Živago di Boris Pasternak (fonte: Wikiquote)

Sabato 1 Ottobre 2011 a Palermo, convegno contro le scie chimiche

 
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Ecco un’importante segnalazione che richiede una grande partecipazione.
Articolo da Essere niente 

Sabato 1 ottobre 2011 a Palermo, dalle ore 10,00 alle ore 17.00 nell'aula consiliare del Comune di Palermo - Palazzo delle Aquile si terrà il primo convegno di divulgazione alternativa, si parlerà delle scie chimiche e di tante altre cose importanti per il nostro benessere. Invito tutti i Siciliani e i vicini Calabresi a una partecipazione numerosa. Ovviamente anche chi nel resto d'Italia avesse intenzione di partecipare è ben accolto. Più persone s’interessano dei problemi che ci stanno attanagliando e più possibilità di cambiare abbiamo.

Fonte: Essere niente

Autore: I am

Articolo tratto interamente da Essere niente 

Il 14 ottobre concerto di Alan Bonner ad Alba (CN)


L'amica Adriana mi segnala un importante appuntamento musicale ad Alba (CN), per il 14 ottobre.

Articolo da Ri-presa nella rete

La seconda edizione del festival Cantautori d’Italia esordirà con un’anteprima eccezionale nell’autunno: il 14 ottobre 2011 si svolgerà in Sala Fenoglio un concerto straordinario con un protagonista di assoluto spessore, il talento emergente della musica inglese Alan Bonner. Il cantautore londinese terrà ad Alba l’unica data piemontese del tour italiano del disco Songs for the heartshaped, da cui sono tratti singoli di successo come Talia e Ice Cream.
Ad aprire la serata sarà il cantautore e scrittore locale Bruno Penna, che presenterà brani e racconti estratti dai suoi numerosi cd e libri dedicati in particolare a realtà con un forte legame con il territorio come quella della Resistenza partigiana.

I biglietti sono in prevendita presso Associazione Milleunanota e MusicArt in via Bertero 8 ad Alba (Cn).
Info: milleunanota.alba@libero.it

Fonte: Ri-presa nella rete

Autore: Adriana Riccomagno

Articolo tratto interamente da Ri-presa nella rete

mercoledì 21 settembre 2011

Poesie e racconti dal web


Voglio comunicare agli amici e lettori di questo blog, la nascita di una nuova rubrica dedicata alla poesia e ai racconti. In questo spazio si possono pubblicare le vostre opere e inoltre pubblicherò alcune provenienti dalla rete, tutte rigorosamente con licenza Creative Commons e copyleft.

Questo blog cercherà di promuovere autori emergenti e far conoscere opere che non hanno il risalto delle case editrici; inoltre sarà solo l'inizio di una grande campagna per promuovere un nuovo tipo di copyright rispettando l'autore; ma favorendo la libera conoscenza.

Per pubblicare una vostra opera, mandatemi un e-mail qui.

Mentre il Paese va a rotoli, un’altra legge censura la libertà e la privacy del web


Un'altra legge incombe sulla privacy e sulla libertà della rete; mentre il Paese va sempre più a rotoli, questi pensano a ledere i diritti dei comuni cittadini. Quando si tratta del premier, parlano sempre di rispetto della privacy; ma quando si tratta dei cittadini, propongono leggi assurde in contrasto con i diritti umani.  Vi propongo di leggere l’articolo postato qui sotto, tratto da Downloadblog.it.

Articolo da Downloadblog.it

L’On. Elena Centemero è la prima firmataria dell’omonimo disegno di legge, presentato alla Camera dei Deputati nel corso della sessione estiva e in fase di discussione: una norma che obbliga i provider a interrompere la connessione di chiunque sia accusato, non condannato, per violazione del diritto d’autore sulle reti peer-to-peer.
Se la legge fosse approvata, l’Italia riuscirebbe addirittura a fare peggio della Francia con la cosiddetta legge delle «tre disconnessioni». È evidente che i promotori del DDL ignorino la moratoria delle Nazioni Unite sull’uso di tali provvedimenti, definiti «lesivi dei diritti umani». Basta una segnalazione, da privati cittadini.
L’iter giudiziario previsto dalla legge rischia di diventare infinito: la norma considera direttamente responsabili i provider e sostituisce di fatto i cittadini alla polizia postale. Se non bastasse non è considerato discriminatorio il lucro sul materiale scaricato: è sufficiente un sospetto non verificato sui download effettuati.

Via | Fulvio Sarzana

Fonte: Downloadblog.it

Autore: Federico Moretti
Licenza: Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic License.


Articolo tratto interamente da Downloadblog.it



lunedì 19 settembre 2011

Citazione del giorno

"L'amore, quando la vita ci incalza, è solo un'onda più alta fra le onde. "

Pablo Neruda

sabato 17 settembre 2011

I sondaggi di Web sul blog

quale futuro?!?

Visto l'attuale situazione politica in Italia, con la crisi economica in atto e un futuro sempre più incerto; il sondaggio di oggi propone come tema, proprio quale strada prendere.


Aspetto le vostre opinioni in merito e condividete questo sondaggio.

Photo credit In_VeRo_SiMiLe caricata su Flickr Licenza foto: Creative Commons

Riformato il passaporto australiano con l'inserimento della X per i transessuali

Aus Flag

Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Nuove norme a tutela delle persone trans* in Australia: accanto a M e F rispettivamente di male e female ("maschio" e "femmina" in inglese) ci sarà una semplice X, una sorta di "sesso indeterminato". In questo modo, uomini e donne che non hanno ancora completato la transizione non saranno più obbligati a definirsi attraverso il sesso naturale, trascurando la propria identità di genere. Secondo le linee guida introdotte dal Dipartimento degli Esteri, per avvalersi di tale opzione sarà necessario una lettera del proprio medico curante.
La notizia è stata accolta dalla comunità LGBTI, che chiedono che anche i singoli governi adottino tali norme per maggiori tutele e diritti, in un periodo di riforme delle leggi antidiscriminatorie a livello nazionale.
La prima a commentare positivamente è stata la senatrice del partito laburista Louise Pratt, il cui compagno è un transessuale. Infatti, denuncia il trauma di alcune persone trans che viaggiano in aereo: «Vi sono molti casi di persone detenute in aeroporto in paesi stranieri, in episodi angoscianti e talvolta pericolosi. Ora il mio compagno e io potremo viaggiare all'estero senza problemi».
Anche il ministro della giustizia, Robert McClelland, è soddisfatto del risultato: «La maggior parte delle persone danno per scontata la possibilità di viaggiare liberamente e senza timore di discriminazione. Questa misura estenderà le stesse libertà agli australiani con diversità di genere». Anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Navanethem Pillay commenta positivamente le novità introdotte. «Un'importante vittoria nel campo dei diritti umani. Si tratta di una decisione positiva per i molti transgender in Australia che, da adesso in poi, non saranno costretti a sottoporsi a operazioni chirurgiche o trattamenti ormonali per poter dichiarare la propria identità di genere.
 Con questa mossa l'Australia si è posta all'avanguardia del cambiamento ed ha conseguito un'importante vittoria nel campo dei diritti umani». Precedentemente una persona poteva cambiare il sesso sul proprio passaporto solo dopo aver fatto l'operazione chiurgica o se necessitava viaggiare per farlo.

Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Autori: Vari


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This work is licensed under a Creative Commons Attribution 2.5 Generic License.

Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Photo credit  EzykronHD (Opera propria) [CC-BY-SA-3.0], attraverso Wikimedia Commons

venerdì 16 settembre 2011

L'uomo deve capire...


L'uomo deve capire e ricordare che la verità non può mai venire scoperta tutta, ma si rivela piano piano alla gente e si rivela soltanto a coloro che la cercano e non credono a tutto ciò che gli dicono intermediari falsamente "santi" i quali pensano di possederla, perciò l'uomo non deve considerare nessuno come un maestro che non può mai sbagliare, ma deve cercare la verità dovunque in tutte le tradizioni umane e controllare poi con la sua ragione.

Tratto da: La vera Vita di Lev Tolstoj

Il cielo


Time Lapse - il cielo from Nicola Rogna on Vimeo.

Ecco un altro splendido video in tecnica time lapse, tutto made in Italy. Le foto e il montaggio sono di Nicola Rogna e Daniela Gallazzi; vi consiglio come sempre la visione a schermo intero e in HD.

Photo e video credit  Nicola Rogna caricato su Vimeo  Licenza: Creative  Commons

Da domani scatta l'Iva al 21%


Articolo da Soldiblog.it

Scatta da sabato l’aumento dell’IVA previsto dalla manovra di Ferragosto appena approvata. L’entrata in vigore del decreto è infatti prevista per domani. Gli aumenti avranno forti ripercussioni sulle famiglie e devono portare nelle casse dello Stato tra i 4 e i 5 miliardi all’anno con un impatto sui prezzi dello 0,8%.
Nessun rincaro invece per prodotti come pane, latte, pomodori e giornali, tutti con IVA al 4%.
Inoltre l’aliquota non scatterà per le operazioni pagate prima dell’entrata in vigore del decreto, si applicherà il 20% alla data del pagamento e la maggiorazione riguarderà solo le fatture che devono ancora essere saldate.
Lunghissimo invece l’elenco dei prodotti di largo e piccolo consumo che verranno rincarati: televisori e altri elettrodomestici, macchine fotografiche e videocamere, computer, auto, imbarcazioni, strumenti musicali, giocattoli, articoli sportivi e abbigliamento, parchi e stabilimenti balneari, piscine e palestre, cartoleria, turismo, box auto, mezzi di trasporto, pedaggi e parcheggi, telefonia, tabacchi, detersivi e altri prodotti per la pulizia e l’igiene personale, profumeria e cosmetici, gioielli, estetica, servizi legali e contabili, arredamento, carburanti, caffè e altre bevande compresi alcolici, vini e spumanti.

Via Ilsole24ore.

Fonte: Soldiblog.it


Autore: Roberto


Licenza: Creative Commons License
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Articolo tratto interamente da Soldiblog.it

Mercoledì 21 Settembre 2011, tutti in piazza con Gaetano


Mercoledì 21 settembre 2011 è in programma una manifestazione alle ore 10, in piazza Montecitorio a Roma. Questa manifestazione promossa dal presidio di Gaetano Ferrieri, protesta contro i privilegi della casta e dice basta ai sacrifici per noi comuni cittadini.

Vi lascio alcuni link utili e facciamo girare questa notizia:

Blog a sostegno di Gaetano:
http://www.presidiomontecitorio.it/

Pagina Facebook: PRESIDIO AD OLTRANZA DAVANTI A PALAZZO MONTECITORIO

Canale YouTube: Il canale di presidiomontecitorio

Up & down della settimana


Ecco chi sale e scende della settimana:



Ustica, 100 milioni di risarcimento condannate la Difesa e i Trasporti 
Tratto da La Repubblica

Maxi risarcimento per i parenti delle vittime.





Chi ha il dovere di capire i fatti  Tratto da  Corriere della Sera

La serietà e l'onore di un Paese si misura da chi lo governa.

giovedì 15 settembre 2011

"Siamo indignati, costruiamo l’alternativa"


Ricevo e pubblico, un importante appello da far girare in tutti i blog e sui nostri profili sociali.

Appello:

Noi siamo indignati. Siamo indignati contro i governi europei che, stretti tra la crisi e le politiche liberiste e monetariste imposte dalla Bce e dall’Fmi, accettano di essere esautorati delle funzioni democratiche per diventare semplici amministratori dei tagli della spesa sociale, delle privatizzazioni, della precarizzazione del mondo del lavoro e della costruzione di opere faraoniche, incuranti dell’ambiente e delle popolazioni. Siamo indignati perché le classi dirigenti continuano a proporci l’austerity per le popolazioni, mentre le rendite e i privilegi della finanza, dei grandi possidenti e della politica rimangono intonse, quando non crescono. Siamo indignati in particolare contro il governo italiano, che ha deciso di rispondere alla crisi con una manovra i cui contenuti cambiano di ora in ora ma i cui pilastri restano sempre gli stessi: taglio ai servizi, privatizzazioni, attacco ai diritti dei lavoratori.
Siamo indignati perché il governo ha deciso di abolire per decreto il diritto del lavoro, permettendo alle aziende di derogare ed eludere contratti e leggi, compreso l’art.18 dello Statuto dei lavoratrici e dei lavoratori, proseguendo sulla strada della cancellazione della libertà e della democrazia nei luoghi di lavoro.
Siamo indignati perché in questo modo si elimina la democrazia nei luoghi del lavoro e si estende a tutti i lavoratori il ricatto della precarietà, e della clandestinità per i migranti, con cui negli ultimi due decenni si sono livellate verso il basso i diritti e le condizioni di vita di migliaia di giovani, esclusi dal sistema di welfare e da ogni orizzonte di emancipazione.
Siamo indignati perché poco più di 2 mesi fa abbiamo votato, insieme alla maggioranza assoluta del popolo italiano, per la ripubblicizzazione dell’acqua e per le energie rinnovabili, e ora vediamo il nostro governo riproporre esattamente le vecchie ricette basate sulla svendita dei beni e su un modello di sviluppo energivoro.
Siamo indignati perché si potrebbe fare altro; perché vorremmo uscire dalla crisi attraverso un grande processo di innovazione, attraverso al costruzione di un nuovo modello di sviluppo che colga la sfida della riconversione ecologica dell’economia e di uno sviluppo sociale partecipato, basato sulla centralità dei saperi e dell’innovazione. Invece il nostro governo continua a impoverire la scuola pubblica, l’università e la ricerca, ignorando i milioni di studenti, dottorandi, precari, ricercatori che si sono mobilitati negli scorsi mesi e preferendo ascoltare la voce delle rendite baronali e dei profitti aziendali.
Siamo indignati perché i governi europei inseguono il dogma del pareggio di bilancio, cercando di far quadrare i conti della finanza, appesi come sono ai giudizi delle agenzie di rating o dei mercati di borsa, invece di fare i conti con le esigenze e i bisogni dei loro cittadini.
Siamo indignati perché in questo modo non abbiamo più una reale sovranità democratica, che è affidata alle stesse élite finanziarie transnazionali che prima hanno generato la crisi, poi hanno chiesto di essere salvate dagli stati e ora vorrebbero far pagare il conto a noi, giustificando con lo stato di necessità dichiarato della crisi la privatizzazione della vita delle persone e della natura.
Siamo indignati perché vediamo il serio rischio che a una vera alternativa al governo di Berlusconi e della Lega, si tenti di sostituire un’alternanza, fatta delle stesse politiche con maggioranze diverse, perché tutto cambi senza che in realtà nulla cambi.
E allora sappiamo che siamo indignati, ma indignarsi non basta.
Il cambiamento non arriverà da sé. Ce l’hanno insegnato le vicende degli scorsi mesi: le grande battaglie per i saperi, le lotte dei lavoratori in difesa del contratto nazionale, i diritti e i beni comuni in Italia, le rivolte del Mediterraneo, ora la crescita di un sentimento di ribellione contro le manovre finanziarie insostenibili e tutto ciò che ci viene propinato in nome della crisi.
Noi non ci limitiamo a indignarci, ma intendiamo darci da fare. Abbiamo in mente un mondo migliore del loro, e siamo pronti a mobilitarci per realizzarlo. Per il 15 ottobre in tanti stanno promuovendo appelli, discussioni pubbliche, verso la giornata internazionale United for global change.
Noi crediamo sia necessario aprire una discussione pubblica nel paese, tra tutti coloro che si stanno prodigando sulla mobilitazione internazionale del 15, ma anche e soprattutto con tutti coloro che pagano sulla loro pelle quanto sta accadendo. Vorremmo, iniziando dalla giornata di sciopero generale del 6 settembre, cominciare una consultazione ampia e trasversale, che raggiunga realtà sociali e di lotta, forze politiche e sindacali, movimenti e singole persone, per far sì che quella giornata sia una grande mobilitazione di tutti per l’alternativa, condivisa e partecipata.
Consultazione che vorremmo far proseguire con un’assemblea pubblica a Roma, sabato 24 settembre alle ore 10. Un’occasione importante per qualificare il profilo politico della manifestazione del 15 ottobre, ma anche per far incontrare le tante questioni sociali che nella crisi vivono la loro drammatizzazione. Connettere i fili della resistenza alla crisi, per immaginare e costruire un’alternativa politica e di sistema nell’assemblea del 24, con la manifestazione del 15 ottobre, pensando a queste scadenze come a un passaggio e non a un punto d’arrivo, con passione e spirito d’innovazione.

Costruire tutti insieme una grande mobilitazione a Roma contro le politiche di austerity, significa immaginare e proporre per il nostro paese e per l’Europa un nuovo modello di sviluppo basato sulla democrazia reale, la giustizia sociale e la sostenibilità ambientale.
Ugo Mattei, Guido Viale, Giulio Marcon, Luciano Gallino, Alessandro Ferretti, Gianni Ferrara, Francesco Garibaldo, Tiziano Rinaldini, Bruno Papignani, Andrea Amendola, Giorgio Molin, Michele De Palma, Laura Spezia, Loris Campetti, Angelo Mastrandrea, don Andrea Gallo, Nicola Mancini, Francesco Raparelli, Luca Cafagna, Mario Pianta, Isabella Pinto, Augusto Illuminati, Gianni Rinaldini, Luca Casarini, Stefano Bleggi, Monica Tiengo, Sergio Zulian, Alessandro Metz, Luca Tornatore, Giuseppe Caccia, Tommaso Cacciari, Michele Valentini, Marco Baravalle, Vilma Mazza, Nicola Grigion, Luca Bertolino, Gianni Boetto, Enrico Zulian, Sebastian Kohlsheen, Olol Jackson, Francesco Pavin, Marco Palma, Cinzia Bottene, Antonio Musella, Pietro Rinaldi, Andrea Morniroli, Egidio Giordano, Eleonora de Majo, Francesco Caruso, Gianmarco de Pieri, Manila Ricci, Daniele Codeluppi, Roberto Musacchio, Patrizia Sentinelli, Roberto Cipriano, Andrea Alzetta, Giovanna Cavallo, Ada Talarico, Massimo Torelli, Claudio Riccio, Luca Spadon, Mariano Di Palma, Francesco Sinopoli, Giuseppe De Marzo, Emiliano Viccaro, Daniele De Meo, Matteo Jade.
Per aderire a questo appello scrivere a: 15ott2011@gmail.com

Greenpeace, festeggia 40 anni



Oggi Greenpeace festeggia i primi quaranta anni della sua nascita. La prima azione risale al 15 settembre del 1971, ancora prima che apparisse il nome Greenpeace, quando un gruppo di attivisti si oppose ad alcuni test nucleari in Alaska. Molte campagne sono state fatte in questi anni, per salvaguardare il nostro pianeta dagli interessi delle varie lobby e molta strada ancora c'è da fare.

Auguri e grazie per la vostra sensibilità.

Video credit  caricato su YouTube

Il copyright musicale esteso fino a 70 anni



Articolo da Fanpage.it

L’Unione Europea ha deciso di estendere il copyright musicale da 50 a 70 anni, la decisione è stata presa con l’astensione di Austria ed Estonia e il voto contrario di Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Svezia, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Romana e motivata da Bruxelles con l’assunto secondo il quale grazie a questo provvedimento gli autori potrebbero guadagnare “dai 150 ai 2000 euro in più all’anno”.
Peccato che, purtroppo, da Bruxelles non specifichino quali autori arriveranno a beneficiare di siffatti vantaggi e dimenticano di dire che per gli emergenti e i giovani musicisti non cambia assolutamente nulla. Anzi.
Ma proviamo ad addentrarci nella materia tentando di fare un discorso più ampio che prenda avvio dal classico pianto greco che ascoltiamo da anni: la musica è in crisi, la rete l’ha uccisa, bisogna difendere il diritto d’autore…
Ma chi sono i sostenitori di questa tesi? Certo non i giovani autori, gli unici ad avere reali problemi a vivere della loro arte. No, sono le major e le star. Le stesse che fanno continue pressioni sulle istituzioni perché deliberino in materia e lo facciano a loro favore, non in favore della cittadinanza che -invece- avrebbe tutto il diritto a godere di un arte in cultura in maniera libera, varia e -certo- responsabile. Ma la fruizione responsabile di opere d’ingegno e la giusta remunerazione degli autori sono una cosa, gli interessi che l’Unione Europea e l’Agcom (in Italia) difendono sono ben altra.

Continua la lettura su... Fanpage.it

Fonte: Fanpage.it


Autore: 


Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.


Articolo tratto interamente da Fanpage.it

Vi segnalo(post interessanti da altri blog)




Oggi vi consiglio:


Un bel racconto diviso in 3 parti, scritto da Sibilla.


Tratto da  eliotropo

Mentre buona parte del mondo muore di fame; le multinazionali...

Ustica, sentenza storica  Tratto da  Pαòℓσвℓσg

Sentenza storica.

Accadde oggi: 15 settembre 1830 - In Gran Bretagna viene inaugurata la prima linea ferroviaria tra Liverpool e Manchester


La ferrovia Liverpool-Manchester è famosa per essere considerata la prima ferrovia al mondo a collegare due città. Essa fu pensata inizialmente per il solo trasporto delle merci dal porto di Liverpool (il più grande porto marittimo delle isole Britanniche) a Manchester, e più in generale, all’intero comprensorio dell’Inghilterra Nord-Occidentale; tuttavia il suo successo fu talmente rapido che dopo solo un anno dalla sua apertura il volume del traffico passeggeri aveva superato quello del traffico merci.

Incipit del giorno

Erano circa le 5 di una mattina d'inverno, in Siria. Lungo il marciapiede della stazione d'Aleppo era già formato il treno che gli orari ferroviari internazionali indicavano pomposamente col nome di Tuarus Express, e che consisteva in due vetture ordinarie, un vagone-letto e un vagone-ristorante con annesso cucinino. Vicino alla scaletta di uno degli sportelli del vagone-letto, un giovane tenente francese, splendido nella sua uniforme, conversava con un omino imbacuccato fino alle orecchie e del quale erano visibili solo il naso arrossato e le punte di un paio di baffi arricciati all'insù.

Tratto da: Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie (fonte: Wikiquote)

martedì 13 settembre 2011

Proverbio del giorno

Il silenzio è alle volte più eloquente delle parole.

Poesie famose - Non esprimere l'amore di William Blake


Non esprimere l'amore

Non esprimere l'amore,
Quello vero è sempre ascoso;
È uno spiro che si muove
Silenzioso, misterioso.

Dichiarai, il mio grande amore
Il mio cuore le si aprì,
Con paure orrende, fredda
Ah, tremando, lei fuggì.

Come fu da me lontana
Un viandante l'accostò,
Silenzioso, misterioso:
Sospirò e la conquistò

William Blake

lunedì 12 settembre 2011

Incidente nucleare in Francia

Marcoule

Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Un incendio nel sito di stoccaggio delle scorie radioattive della centrale nucleare di Marcoule, presso Chusclan nella regione di Linguadoca-Rossiglione, in Francia, ha causato un'esplosione che ha ucciso una persona e ferite altre quattro. Un portavoce dell'ente nazionale per l'energia elettrica (EDF), così come alcuni esperti dell'ENEA e dell'Associazione Italiana Nucleare, sono concordi nell'affermare che ciò che è successo si tratta di un incidente industriale, non un incidente nucleare». Al momento non c'è fuga di materiale radioattivo. Tuttavia l'AIEA ha attivato la procedura per le emergenze. «Secondo le prime informazioni, si tratta di un'esplosione di una fornace per la fusione di scorie radioattive metalliche di attività debole e molto debole», ha comunicato l'ASN, l'autorità per la sicurezza nucleare francese. Non è quindi prevista alcuna evacuazione o isolamento dei lavoratori della centrale dove è avvenuto l'incidente. In Italia, a causa della relativa vicinanza, si stanno prendendo provvedimenti in modo da essere preparati per ogni evenienza: in Piemonte la Protezione civile sta controllando movimenti d'aria e il clima con i meteorologi in modo da sapere come si potrebbe comportare un'eventuale fuga radioattiva in questi giorni. Simili provvedimenti in Liguria, dove c'è stato un dispiegamento della protezione civile regionale. Le cause dell'esplosione non sono ancora note. Si ipotizza che la causa sia da ricercare nella cattiva gestione del materiale o in qualche anomalia del forno. L'impianto, gestito dall'azienda francese Socodei, controllata del gruppo Edf (che ha appena perso il 6% in Borsa), è usato per il trattamento di scorie ma non sono presenti reattori. Dopo alcune ore l'Autorité de sûreté nucléaire ha annunciato che l'incidente alla centrale nucleare è concluso.

Fonte:  Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Autori: Vari


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Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

Photo credit kmaschke  caricata su Flickr  Licenza foto: Creative Commons