sabato 15 gennaio 2011

Referendum Fiat:Ha vinto il si con il 54%

Alla fine ha vinto il si al referendum con il 54%;ma con molti dubbi.Alla catena di montaggio ha vinto il no e lo scarto dei risultati totale è di circa 400 voti.
Certo il voto va rispettato;ma quante persone hanno votato si,soltanto perché nel nostro Paese non ci sono alternative?La crisi è globale;ma in questi mesi non si è fatto veramente nulla ,per il futuro lavorativo in Italia.Il lavoro si può creare anche tutelando i diritti e non ci nascondiamo sotto una falsa flessibilità ,che allo stato attuale non esiste.Questa crisi ha portato tanta disoccupazione,mentre i veri colpevoli della situazione rimangono sempre in sella sulle loro care poltrone;ma come al solito a pagare sono sempre le fasce più deboli.Molti parlano di proposte ed io vi faccio una lista delle mie:
  1. Incentivazione dei contratti a tempo indeterminato, con un aliquota di tasse più bassa per i primi 5 anni per le aziende che assumono(deve essere più favorevole di un contratto precario)
  2. Creazione di una tassazione agevolata per chi crea lavoro nelle zone disagiate come :aree montane,zone con maggiore disoccupazione,vecchi distretti industriali da rilanciare ecc.
  3. Partire con un grande piano nazionale per il lancio e la creazione di fonti rinnovabili con conseguente creazione di posti di lavoro(l'ambiente e l'energia porta occupazione)
  4. Alcune infrastrutture possono essere realizzate senza oneri per lo Stato con il project financing e anche questo crea posti di lavoro
  5. Rilanciare con un piano serio il turismo
  6. Rendere partecipi i giovani alla vita sociale del Paese,con varie discussioni e forum(possibilmente non deve rimanere voce al vento)
  7. Creazione di un nuovo piano industriale ed innovativo, per L'Italia
  8. Rispettare di più i lavoratori;soprattutto chi svolge lavori usuranti, con norme che tutelano la categoria
  9. Rilancio dell'apprendistato con collegamento allo studio
  10. Nuove leggi che regolano il mercato del lavoro senza affossare i diritti dei lavoratori

Altre idee si possono attuare;ma bisogna agire per il bene ed il futuro del nostro Paese.Aspetto una vostra opinione in merito al referendum e qualche proposta per il futuro lavorativo in Italia.

14 commenti:

  1. Agire per il bene del nostro Paese! Parole Sante! Ma l'Italia non è una Nazione perché noi italiani siamo divisi nel cuore e sappiamo solo scherzare sulle nostre debolezze, senza valorizzare i nostri punti di forza. Per quanto riguarda i giovani, io sono molto preoccupata perché vedo una totale assenza di interesse alla vita culturale, sociale e politica. Si parla solo per sentito dire. E per quanto concerne la Fiat ormai la storia si ripete...

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  2. Non so se hai letto il mio post sul lavoro, comunque secondo me si deve combattere l'evasione per poter diminuire le tasse per le aziende. Per aumentare le assunzioni, continuo a sostenere che bisogna abolire l'articolo 18.

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  3. @maria ianniciello
    Grazie per la tua visita nel mio blog.Purtroppo il tempo passa e le parole senza fatti non servono.Bisogna che noi italiani diventiamo finalmente una Nazione come hai spiegato anche te, agendo per il bene comune;senza i troppi egoismi.

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  4. @Paòlo
    Sull'evasione sono pienamente d'accordo;ma per l'articolo 18 non tanto.Io credo che l'abolizione porta altra precarietà e credici che non è una questione di principio.Comunque nuove leggi nel mercato del lavoro si possono fare;ma con il rispetto dei diritti.Poi logicamente ci sono anche i furbi ;per esempio chi usa la mutua per fare altri lavori;secondo me qui il controllo spetta all'Inps e punendo queste persone,che non hanno nulla a che fare con gli onesti lavoratori.

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  5. Proposte e idee molto valide Cavaliere, complimenti.
    Il primo diritto è quello del posto di lavoro,certo e retribuito; siamo in crisi? Non sono le imprese a dover sollevare uno Stato dalle sue responsabilità...troppo facile applaudire Marchionne perchè ha fatto promesse, tra le quali che Fiat - e quindi mirafiori . continueranno a stare in Italia, a Torino...
    I numeri del referendum hanno evidenziato in modo netto la spaccatura esistente, in tanti anni di lavoro trascorsi in quell'azienda non ricordo una situazione analoga!

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  6. Una buona base di partenza. Ma con seri gruppi dirigenti del Paese: non ci sono, oggi.

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  7. Io penso che spesso si parla a sproposito e penso anche che c'è chi guardagna troppp e chi invece guadagna troppo poco.
    Penso anche che non sia giusto che tutti i problemi dell'Italia vengano sempre scaricati sulle stesse persone, le stesse che tra l'altro sono meno remunerate e che pagano le tasse...regolari.
    Detto questo, sono anni che al lavoratore si chiedonO sacrifici e non c'è nulla di nuovo all'orizzonte.
    Ora ancora una volta vengono richiesti altri sacrifici, Penso che possano essere anche stufi...di dare e basta!?
    Credo nell'onestà dell'inviduo e se vogliamo perseguire i furbi lo si faccia, ma senza penalizzare tutti i lavoratori onesti.

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  8. dimenticavo..da pensionata....sostengo che l'art.18 NON SI TOCCA!!!

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  9. Il risultato era scontato, anche perchè chi si può permettere ora di rimanere senza lavoro?

    Un bacione e buona domenica.

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  10. sono d'accordo con tutti voi.
    cavaliere ti auguro una buona domenica!

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  11. Scrissi questo nel precedente referendum...

    http://correntedipensiero.blogspot.com/2010/06/il-referendum-della-fame-e-dei-numeri.html

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  12. Sono d'accordo sul primo punto e penso che continuare ad abusare di ammortizzatori sociali, non ci faccia uscire dalla crisi. L'operaio in cassa integrazione non riuscirà a far fronte a tutte le spese, quindi per forza di cose spenderà meno e non si rilancia l'economia. Facciamo risparmiare le aziende ma non sulle spalle dei dipendenti, l'operaio dovrà prendere lo stipendio pieno e l'azienda veramente in crisi risparmierà aiutata dal governo.
    Riguardo al caso Fiat, dico solo che andrebbe abolito quel referendum, dove hanno votato impiegati che non vengono poi toccati da quel ricatto chiamato accordo, e che pendono più verso l'azienda. Poi calcolando un operaio che tra un paio d'anni deve andare in pensione, non se la rischia per gli altri, tagliando le gambe al futuro degli operai e al nostro paese, in barba allo statuto dei lavoratori, pronto ad essere usato per pulirsi il didietro assieme alla Costituzione.
    I giovani sono il nostro futuro e dovrebbero essere indirizzati verso l'impegno sociale e politico del nostro paese.
    Grazie per lo spazio concesso.

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  13. Si sta tornando indietro di decenni e questo è solo l'inizio..stando qui a Torino ho "sentito" la sofferenza della decisione e non mi sento d'infierire su chi si è espresso perchè ricattato....mi spiace amico (scusa ma cavaliere non riesco a chiamarti)..credo che il futuro si prospetta terribile..Il tuo post sembra dia uno spiraglio su cosa si potrebbe fare..staremo a vedere. Un caro saluto

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