giovedì 16 settembre 2010

La leggenda della Fonte di Aretusa

Aretusa era una delle ninfe che stavano nell'Acaia (Grecia). Era ritenuta una ninfa bella, sebbene non avesse mai aspirato ad avere la fama d'essere bella, anzi arrossiva delle sue doti fisiche, e, se piaceva se ne faceva una colpa. Un giorno mentre tornava stanca dalla foresta di Stinfàlo, si fermò nella riva di un fiume, trasparente fino al fondo, tanto che attraverso l'acqua si poteva contare tutti i sassolini. Desiderosa di farsi un bagno, si spogliò, e appese i molli veli a un ramo pendente di salice. Mentre batteva e traeva a se l'acqua guizzando in mille modi, sentì venire da sotto i gorghi uno strano bisbiglio ed atterrita risalì sulla sponda opposta. - Dove vai così in fretta, Aretusa? - gli chiedeva con voce roca Alfeo, il fiume su cui Aretusa si stava rinfrescando. Aretusa, impaurita, iniziò a correre senza vestiti addosso. Alfeo prese le sembianze umane, e iniziò a seguirla. Dopo tanto correre, Aretusa non c'è la fece più, così chiese aiuto alla dea Diana, la quale commossa la aiutò coprendola con una nube. Alfeo, non si dava per vinto, e girava e rigirava attorno alla nube sperando di vederla. Aretusa impaurita e scossa iniziò a sudare, tanto che tutto il suo corpo grondava di gocce azzurrine ed ogni volta che spostava il piede, si formava una pozza d'acqua; così, in poco tempo, Aretusa si trasformò in acqua. Alfeo, riconobbe nell'acqua l'amata, e lasciato l'aspetto umano, tornò ad essere quello che era, cioè una corrente, per mescolarsi a lei. La dea di Delo (Ortigia) fece uno squarcio nel terreno e , Aretusa, sprofondando in buie caverne giunse fino ad Ortigia dove per la prima volta riemerse in superficie.

3 commenti:

  1. Caro cavaliere io sapevo un'altra versione, e cioè cge Aretusa chiedeva alla dea di venire traformata in acqua per seguire il suo amato Alfeo.
    Più romantico?
    Io ho una sorella che abita a Siracusa, ci vado ogni anno in vacanza. La fonte la conosco bene, i siracusani la chiamano anche fontana delle papere perchè fra i papiri e l'acqua ci sono tantissime papere.
    Ciao a presto Elsa

    RispondiElimina
  2. Che bello questo mito!
    Però la versione più romantica la preferisco.

    Baci

    RispondiElimina
  3. Ancora una leggenda,ancora il mito,in terra di Sicilia,ancora acqua,ninfe,amori non corrisposti.
    Bella la fonte aretusea siracusana,con i suoi papiri.Racconta di misteri e di amori,così come la leggenda di Galatea e del pastorello ACI,collocata geograficamente alle pendici dell'etna.
    Ciao,Cavaliere.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.