lunedì 30 agosto 2010

Gli scienziati dell'Università di Berkeley scoprono un microbo "mangia-petrolio"

Un gruppo di ricercatori condotto da Terry Hazen, un ecologo della Lawrence Berkeley National Laboratory, hanno scoperto una nuova specie di microorganismo. Il team di Hazen ha incominciato le ricerche a maggio di quest'anno. I loro ritrovamenti si sono basati su 200 campioni raccolti da 17 siti in acqua profonda del Golfo del Messico raccolti tra il 25 maggio e il 2 giugno. La nuova specie si distingue per la sua attività di smaltimento del petrolio in numerose condizioni, e gioca un ruolo importante nello smaltimento delle perdite di petrolio nell'area.
Gli scienziati erano confusi dalla scomparsa di petrolio dopo il disastro ecologico della Deepwater Horizon nel Golfo del Messico. Erano state fatte delle mappe dettagliate delle perdite di petrolio e della sua diffusione sottacqua; tuttavia, del petrolio sembra essere scomparso.
La ricerca è stata finanziata con una borsa di studio della Energy Biosciences Institute, un accordo tra l'Università di Berkeley e l'Università dell'Illinois che ha fruttato 500 milioni di dollari, e una borsa di studio per dieci anni di ricerca dalla BP. La ricerca è stata inoltre supportata dal Dipartimento di Stato per l'Energia statunitense.
Le analisi dei campioni sono state facilitate perché i ricercatori hanno usato un campionatore di DNA tascabile usato nei laboratori di Berkeley, il PhyloChip, che ha consentito ai ricercatori di rilevare la presenza di migliaia di specie di batteri in campioni prelevati da diverse sorgenti ambientali, senza bisogno di creare delle colture di batteri come si fa solitamente nei laboratori. Con il dispositivo, Hazen e i suoi collaboratori hanno scoperto che un microbo dominante, che costituiva il 90% dei batteri, era una nuova specie, molto simile ai membri della famiglia delle Oceanospirillales, più precisamente Oleispirea antarctica e Oceaniserpentilla haliotis.


Autore:Stef Mec

6 commenti:

  1. ho sentito questa notizia rassicurante per bonificare le acque dal petrolio,ma non conosco bene i dettagli,per mancanza di tempo non mi sono documentata.Mi sono però posta una domanda:quando questi batteri si moltiplicano inglobando petrolio quali conseguenze ci saranno per l'habitat marino?ciao Cavaliere,buonanotte

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  2. Mah vedremo ,comunque ogni giorno ci sono nuove scoperte

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  3. Incoraggiante... anche se bisognerebbe evitare di disperderlo.

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  4. Una buona notizia, finalmente! Ma sarebbe sicuramente meglio se noi, civili umani( si fa per dire) smettessimo di fare danno ecologici gravi come avviene ogni giorno, a causa del nostro egoismo e della nostra avidità. Ma forse, questa mia speranza. è solo un'uotopia.

    Buona giornata, caro amico
    Cri

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  5. Quello che servirebbe in Messico, anche se ormai il dramma si è compiuto...

    Buona fine di agosto.

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  6. Ho letto anch'io questa notizia che sembrerebbe positiva,non nego però di riservare dei dubbi sulle conseguenze all'ambiente di ciò che potrebbe comportare mettendo in pratica questa azione.Mah.Grazie Cavaliere,ti auguro una buona serata,lasciandoti un sorriso.

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