mercoledì 17 marzo 2010

Grandi opere:X Agosto di Giovanni Pascoli

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Giovanni Pascoli

4 commenti:

  1. Mi fa piacere che c'è qualcuno, come te, che pubblica delle belle poesie ormai dimenticate.
    Bravo! Buona serata
    Stefano di Semplici Conversazioni

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  2. grazie,per questa poesia stupenda!!buona giornata:))

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  3. Questi sono i versi sempre intramontabili...

    Grazie per la visita!
    Sai...io credo che il web sia molto sottovalutato.Dovremmo invece puntarci.Essere coesi.Invece noto che molti abbandonano, per facebook, perchè delusi o per altro...non bisognerebbe demordere.Credo sia la vera arma che abbiamo per parlare e ridiffondere i diritti di cui parlavi anche tu.
    A presto.

    RispondiElimina

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